Mostra “Lei x lui è…”

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Mostra collettiva di scultori, pittori, fotografi.

In occasione della commemorazione dell’8 marzo, giornata dedicata per antonomasia alla “donna”, si è pensato di invitare artisti affinché presentino opere il cui soggetto è la “Donna”, cioè la loro interpretazione della donna.

La mostra è costituita da 16 opere pittoriche , da 8 opere fotografiche stampate su tela, misura cm. 50X70, incorniciate, e da 6 opere scultoree. 

Si ringraziano sentitamente gli artisti che hanno accettato di partecipare all’iniziativa, in particolare si ringraziano per il loro apporto culturale il Critico Salvo Ferlito, la Galleria Corimbo e la Galleria Studio 71.

Alla stesura dell’invito ed alla manifestazione hanno collaborato le volontarie del Servizio Civile Nazionale: Irene Monteleone, Alessandra Massimino, Maria Teresa Finocchiaro, Alessia Liga.

Progetto grafico: Alessandra Massimino.

Le mostre collettive, si sa, hanno sempre qualcosa di altalenante, vuoi perché non sempre gli artisti riescono a centrare il tema della mostra, vuoi perché gioco forza in qualche caso vi sono inserimenti non sempre felici. Non e´ questo il caso. “Lei per lui e´ …”: con questo titolo l’Associazione Imago ha allestito una mostra collettiva alla quale e´ stato chiamato ad esporre, al Complesso Monumentale Guglielmo II di Monreale fino al 18 marzo 2010, un gruppo di pittori, scultori e fotografi operanti per la maggior parte sul territorio nazionale. Ma il merito che va riconosciuto                       all ’associazione Imago e´ stato quello di avvalersi della collaborazione di operatori culturali anche per la scelta degli artisti da esporre. Scelta sicuramente non facile perché gli autori dovevano essere maschi e l’opera doveva essere dedicata ad una donna o rappresentarla in qualche modo o comunque “raccontare” un evento legato ad essa. Certamente mi sarebbe piaciuto vedere alcune opere rese famose da Migneco come “le Mondine” o “La barricata di Oltretorrente” di Pizzinato. Ma gli artisti di oggi rispecchiano i tempi che viviamo cosicché le figlie di Eva di Bartman, di Antonino G. Perricone e di Gicus rappresentano l’aggressività tipica della donna contemporanea nelle sue varie sfaccettature complessa, combattiva, volitiva e, a volte, anche vittima. Romantica e sognatrice quella di Franco Montemaggiore, Pippo Giambanco e Stefano Lo Cicero. Provocante ed estremamente moderna quella di Renato Tosini, Rosario Trapani, Aurelio Caruso, Giancarlo Torresani e Salvatore Provino. Assorta in un’atmosfera da sogno barocco quella di Pippo Bonanno e Sebastiano Caracozzo. Evocativa, come sempre, e´ la donna di Franco Nocera. Una mostra che risulta bene equilibrata e senza sbavature come peraltro e´ giusto che sia. Altri autori sono presenti in mostra quali Mario Lo Coco, Angelo Denaro con una dedica a sua figlia e alla sua nipotina, un omaggio particolarmente convincente. Giovanni F. Madonia, Ivano Bolondi, Gino Merighi, Giuseppe Cuccio, Leonardo La Barbera, Carlo Puleo, Vincenzo Ognibene, Nicola Busacca, Pino Manzella, Gaspare Occhipinti e Nino Belmonte. 

Vale la pena sottolineare come nel suo intervento il Sindaco di Monreale, Filippo Di Matteo, ha ribadito la massima disponibilità dell’Amministrazione Comunale, compatibilmente con le esigenze gestionali della galleria d’Arte Contemporanea “Giuseppe Sciortino”, ad accogliere iniziative di questo genere che sono in armonia con la logica e la destinazione a spazio multifunzionale del Complesso Guglielmo II.

                                                                                  Francesco M. Scorsone.

Un’esposizione che indaga un punto di vista particolare nell’arte. Una ricerca, questa, condotta nella mostra, tutta declinata sul versante femminile, analizzato e interpretato a 360°, dall’altra metà del cielo: l’universo maschile. Varie tecniche, strumenti e supporti in questo incontro d’arte vengono riuniti e accomunati sotto un unico soggetto: il mondo femminile in ogni sua sfaccettatura. Gli artisti partecipanti tutti uomini, invitati per l’evento monrealese, analizzano la donna nelle sue mille vesti, nei suoi tanti ruoli, rendendola concreta e all’occasione astratta, facendo di lei un corpo o un’idea. Essa prende le vesti di bambina adolescente compagna moglie madre, ma anche lavoratrice manager snob e le vesti di donna usata e abusata, permettendo una varietà continua di riferimenti con la sfera degli affetti/effetti personali dell’artista e del fruitore delle opere esposte. L’incontro di due mondi archetipici opposti della natura umana, dà l’opportunità all’osservatore di conoscere l’artista e comprendere la donna, avendo, comunque, la possibilità di leggere vari registri stilistici, grazie anche alla varietà tonale e narrativa rintracciabile nel percorso visivo allestito per questo evento.

Alessandra Massimino.

Rassegna stampa: Web Art Promotion Pittorica.

Galleria civica G. Sciortino, Sala Lato Chiostro, complesso monumentale Guglielmo II – Monreale. In particolare è stata concessa la migliore galleria, le cui finestre sporgono sul chiostro del monastero.

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