“I voli della mente”

invito

Percorsi di recupero dell’individualità attraverso l’espressione artistica in opere pittoriche, poetiche e realizzazioni creative.

La mia idea iniziale è sempre stata quella di dare visibilità pubblica a coloro che troppo spesso sono emarginati dalla società. Ho organizzato una mostra e la condivisione emotiva delle poesie lette. In particolare i pittori hanno commentato le loro opere. Altro intento è stato quello di trascorrere insieme un giorno in una situazione indimenticabile. Il CeSVoP (Centro Servizi per il Volontariato di Palermo) ha condiviso e sostenuto economicamente l’idea realizzando un catalogo contenente la riproduzione delle opere esposte e offrendo agli artisti un pranzo.

Giovanna La Bua.

Chiunque in questi giorni si recherà a Palazzo Jung avrà modo di conoscere direttamente gli artisti e guardare con occhi diversi le problematiche connesse al disagio psichico. L’espressione artistica di soggetti che vivono un disagio psichico rappresenta una finestra che, aperta da una condizione di vita difficile e dolorosa, può mostrare nuove prospettive di agio e di benessere. Conoscere ed approfondire le potenzialità di cambiamento insite nella comunicazione di tali contenuti e nelle originali forme dell’arte è qui ritenuto il più importante obiettivo dell’evento, che si concretizza immediatamente e più efficacemente nella “relazione” interpersonale e nell’ incontro con l’autore/artista. Artista e non malato, portatore di una sana esperienza creativa che è sicuramente un punto di partenza per una ridefinizione in positivo della propria identità. Quanto più l’interazione con l’artista, nel breve tempo della fruizione delle opere, sarà caratterizzata da empatia e desiderio di incontro con l’altro, tanto più sarà evidente il divario tra il peso simbolico delle definizioni fortemente etichettanti del disagio psichico e la loro creatività. L’esperienza che in questi giorni vi proponiamo è quella di un contributo alla ricerca di identità operata da questi eccezionali artisti attraverso le loro opere. Le loro creazioni esprimono ciò che loro portano e sicuramente ascoltando i loro racconti avrete modo di restituire loro i frammenti di salute da questi ricercati. Anche voi, durante l’ incontro con la differenza che è propria di ogni individualità, avrete modo di vedervi come in uno specchio. Questa ricerca è essenziale e va protetta; senza l’altro, direbbero gli psicologi, l’io non può stabilire un contatto con sé. E’ come un anello magico. Questo restituire è un processo creativo e spesso gli operatori dell’aiuto hanno la fortuna di esprimerlo nella loro professionalità. L’iniziativa parte proprio dalla richiesta di uno spazio di comunicazione di una poesia scritta da un’utente di una comunità alloggio, che con forza chiedeva di esprimere le motivazioni e le emozioni che l’avevano spinta a realizzarla. D’obbligo, ma sentiti, sono i ringraziamenti al CeSVoP che ha fatto sua l’iniziativa dell’Associazione Imago ed al Presidente della Provincia Regionale di Palermo, Giovanni Avanti, che ha messo a disposizione per questo evento gli splendidi locali di Palazzo Jung. Un ringraziamento ancora va a tutti i volontari e gli operatori sociali e sanitari che sul territorio e nei servizi si occupano di rendere più lievi le difficoltà delle persone con disagio psichico e che in concreto hanno segnalato gli artisti e consentito la raccolta delle opere.

Pina Femminino e Vincenzo Taibi.